A Ogigia, isola che non c’è, scompare un rappresentante di commercio. Dopo alcuni giorni, il padre trova in una pozza di sangue cinque denti ed un ciuffo di capelli. Il corpo viene ritrovato in un burrone profondo trecento metri. Nell’isola, per condurre le indagini, la procura invia il suo migliore investigatore, il maresciallo dei carabinieri Alfonso Fiume. I sospetti cadono su quattro ragazzi, ma per scoprire la verità…
«…Bella, succosa e appassionante storia di cronaca vera, a dimostrazione che i fatti, spesso, superano la fantasia. Si coglie, nella lettura, in particolare, la fedeltà al linguaggio di certi personaggi – carabinieri, poliziotti, magistrati, commercianti anche – che spesso i romanzieri di mestiere tradiscono, magari portandolo al grottesco.
Salvatore Gabriele, pedalatore della cronaca, ha trasfuso nel tuo romanzo il senso stesso della fatica di una ricerca, sia quella della notizia, sia quella – più ardua – della verità, senza mai cercare di sbalordire con improvvise sortite di un deus ex machina che aiuti a risolvere il mistero. »
Dalla prefazione di Italo Cucci