Forse in questi testi può ravvisarsi un percorso tematico: ovvero, la suprema necessità della costruzione di un’etica individuale; di un’Etica il cui valore sia costituito dalle sue modalità di costruzione e non dalla costruzione stessa che, inevitabilmente invecchia e perisce. La verità rappresentata dall’Inganno del Teatro emerge se emergono, sulle tavole del palcoscenico, tutte le contraddizioni, tutte le paure, tutte le bellezze e le infinite suggestioni della vita; il loro raggrumarsi nello Specchio Teatrale, il loro sostare, il loro “fermarsi” per un momento allo sguardo della vita, consente, a chi partecipa al rito teatrale, di vivere, finalmente, la Malinconia di ciò che non ci è dato
cogliere e di godere della Solidale Commozione di poter riuscire, per un solo lungo istante, a sfiorare l’indicibile. E questo sì, ci salva.